venerdì 11 dicembre 2009

domenica 25 ottobre 2009

Da un testo di Fernando Pessoa



Posso avere difetti
vivere ansioso
ed essere irritato alcune volte
ma non dimentico che la mia vita
è la più grande impresa del mondo.
E che posso evitare
che giunga al fallimento.
Essere felice
è riconoscere
che vale la pena vivere
nonostante tutte le sfide,
incomprensioni e periodi di crisi.
Essere felice
è smettere
di essere vittima dei problemi
e divenire autore
della propria storia.
È attraversare deserti
fuori da sé
ma essere capaci
di incontrare un'oasi
nel recondito della propria anima.
È ringraziare Dio
ogni mattina
per il miracolo della vita.
Essere felice
è non avere paura dei propri sentimenti.
È saper parlare di sè stessi.
È avere il coraggio di sentire un no.
È avere la sicurezza
di ricevere una critica,
anche se ingiusta.
Pietre sul cammino?
Le conservo tutte,
un giorno costruirò un castello...

martedì 6 ottobre 2009

LE VIE DEI CANTI

"I miti aborigeni sulla creazione narrano di leggendarie creature totemiche che nel Tempo del Sogno avevano percorso in lungo e in largo il continente cantando il nome di ogni cosa in cui si imbattevano- uccelli, animale, piante, rocce, pozzi -, e col loro canto avevano fatto esistere il mondo".
[...]
"Si toglievano gli abiti da lavoro e partivano; stavano via settimane, mesi e addirittura anni; attraversavano a piedi mezzo continente, magari solo per incontrare qualcuno, poi come se niente fosse, tornavano indietro"

martedì 29 settembre 2009

lunedì 1 giugno 2009

Su frantumi di vetro
mi scortico i piedi
in assenza di perifrasi
genialità
in vacanza da stress

È una partita a tennis
il domani di rinunce
e accattivanti conquiste
pazienti attese
di desideri d'amore

Questa volta parto
su pianeti paralleli
di volti camaleontici
riflessi in stagni
di verde speranza

Di sasso in sasso
saltellano rospo principe
e rana regina
regni
di imperfezione mortale

giovedì 23 aprile 2009

lunedì 20 aprile 2009

1-

Sentiva l'amaro della medicina sciogliersi, mentre il suo carnefice le infilava l'ago nel collo, con un sorriso spietato. Lei aspettava la risposta del proprio corpo, come un animale al mattatoio, quando giunge la propria ora, inconsapevole forse della tempestiva morte, ma capace di sentirla sulla propria pelle, secondo un presagio, un istinto tutto naturale. La bestia si inferociva; si dimenava lei..intrappolata sotto al suo corpo troppo grande che la premeva contro il muro. Sentiva puzza di piscio,di morte, di lui, nonostante il colpo ricevuto sulla testa, quel suo primo svenimento. L'iniezione le aveva ridato sensibilità che, nuovamente, cominciava a perdere e intorno tutto si sfumava, diventava flebile..solo vermi..ai suoi piedi, sul suo corpo, nella sua testa..null'altro. Era sparito tutto intorno... Si sentiva rigida e ferma, come un tronco di un albero ora...
Non ricordava più chi fosse, l'incoscienza era un susseguirsi di strani incubi, in cui lei era e non era...
Volevo avvisare che il fight club di Dave ha ricominciato a funzionare..wow...Bentornato Dave!!!

domenica 19 aprile 2009

O CAUREL (Galicia)


Clara, Simon y el perro blanco...

venerdì 17 aprile 2009

ULTIMO DIA DE TRABALHO

Le azioni si svolgono consuete. Suona la sveglia e mi tiro giù dal letto, in una sequenza più rallentata delle altre questa mattina...Mi lavo, piccola colazione e giù per rua Filipe Nery, largo do Rato e svolta a sinistra in Rua de Salitre. Cinque minuti e sono all'Istituto Italiano di Cultura, con il mio solito ritardo di mezz'ora. Riccardo come al solito non è ancora arrivato, fa sempre più tardi. Prendo i giornali, salgo in biblioteca, li timbro e li espongo. Il Corriere della Sera è puntuale, la Repubblica arriva sempre in ritardo di un giorno.
Accendo i computer, controllo la mia posta e scendo da Fabrizio per chiedergli novità, o articoli da scrivere, o rassegna stampa da recuperare...
È nuvoloso oggi il cielo, piove, come fa da più di una settimana ormai. È la solita ripetizione del mandala, il cerchio, e io che cammino intorno: sono arrivata con la pioggia qui a Lisbona, vado via con la pioggia. L'intermezzo è di sole, ma già appare lontano, come vita vissuta, cicatrizzata addosso, ma già dimenticata, come quei tatuaggi che si dimentica di avere perché passano sempre sotto gli occhi. Lisbona già non è più mia, ripenso al ritorno, a quello che ho lasciato lì, e che probabilmente non riprenderò, ai miei impegni di sempre...
O forse Lisbona è più mia di quanto possa pensare..Il flashback torna alla fine, quando comprendi di non possedere più quella realtà e le immagini si fanno più fitte. Il mio cuore stamattina canta FADO...

giovedì 16 aprile 2009

In bilico
tra realtà
che non mi appartengono del tutto...

X e Y avevano paura della fine, del tempo vorace...e invece famelici lo hanno distrutto del tutto il tempo, perdendo pochi momenti, di cui si poteva godere...
E poi chissà il futuro che nome avrebbe avuto...E invece quel fuuturo non avrà un nome, strappato prima da ansie e paure..
X e Y non si incontreranno...

Passa una Z, chissà se incontrerà X, o forse no..sarà Y...
E sentirà storie...
Simili..

I dolori seppur diversi, infondo, sono tutti uguali...Lo svolgersi costante della fragilità umana..e il dover continuare a vivere cercando di avvolgere nastri, a volte troppo vecchi...

"Di questo si vive
e di tant'altro ancora
che inseguiamo come i cani
respirando dal naso
per finire invece
ancora sorridenti, ancora abbaianti
di un dolore a caso. " (Ivano Fossati-Discanto)

giovedì 9 aprile 2009

DOMANI, VENERDÌ SANTO...

Oggi è lutto nazionale in Italia..Posso immaginare l'aria pesante e triste che si respira, e in questo momento mi spiace essere lontana dalla mia terra...

Io domani andrò in Galizia, a vedere Maria, mi hermana che non vedo da due anni..Sarà bello il re-incontro, e la notte di Pasqua sarò a Santiago a riabbracciare Raquel, mi hermana tambien! Sono quelle persone che si incontrano per strada e sai che puoi non rivederle per tanto tempo, ma ti entrano dentro e le designi come tua famiglia nel mondo...Sono felice..

Tuttavia non posso esimermi dal pensare ai funerali che domani si terranno all'Aquila, a mio fratello che sarà lì in nome della Guardia Costiera e che farà da scorta alle bare, a tutte le persone afflitte che non hanno più parenti, a chi ha perso la vita, a chi non ha più una casa...

lunedì 6 aprile 2009

TREMAaAaAaAaAaAaAaAaAa

Ho appena appreso per voce di mio fratello del catastrofico terremoto all'Aquila. Ho visitato il sito di Repubblica.
Mi colpisce la notizia, mi tocca dentro profondamente. Pensiamo di avere una casa, un posto sicuro, pensiamo al futuro, accumuliamo..e all'improvviso niente, non una casa, non un posto, forse nemmeno la vita...Pensiamo al domani mentre la terra trema e ci toglie manie d'onnipotenza e d'eternità,ci rende polvere tra la polvere...e ci ritroviamo in fila per ricevere un pasto caldo dai soccorsi.
Mi fa pensare che dovremmo vivere bene ogni signolo giorno, godere della felicità dell'anima...amare...aiutare gli altri...

sabato 4 aprile 2009

LISBONA OGGI

Lisbona profuma di primavera..
La tua penna a seguire il tempo..
Una donna
come un cencio disfatto
si mischia ai colori della strada
e la scia di vernice
premonisce la poesia di uno scarpino nobile.
Passa la viandante con le scarpe consunte
vestita della semplicità della sua casa
mentre un bambino si coccola al sole
tra le gambe del proprio papà.
Un'altro piscia nella terra
ciondolando sul recinto di ferro del parco.
Illumina la terra questo sole
infiltrandosi sotto i maglioni
oscuri
di vite pesanti.

L'EQUILIBRIO è UN MIRACOLO.. Patrizia Laquidara

lunedì 30 marzo 2009

"ITALIANI"...chiamava Mussolini..

Ma che ci stiamo a fare noi? siamo marionette in mani ad un sadico pagliaccio che ci gestisce, e noi in silenzio a guardare. Ma cazzo (scusate l'enfasi, ma è dovuta, faciamo qualcosa!!!)..Ora il nuovo Pdl (POPOLO DELLE LIBERTÀ) si muove perché vengano dati sempre più poteri al Governo e tolti al Parlamento, e il Pagliaccio dichiara: -Cambieremo la Costituzione-...Ma quanto ancora ITALIANI volete dormire...già ITALIANI e mi risuona in testa la voce dei video di Mussolini che chiamava il suo popolo all'ascolto, all'attesa...ITALIANI...che vergogna..non voglio essere italiana e conformarmi con la maggioranza...Ci stanno privando della libertà e noi glielo lasciamo fare...Giorni fa avevo scritto un post sulla mia volontà...ma non potrebbe mai servire a niente: la DAT (DICHIARAZIONE ANTICIPATA DI TRATTAMENTO) ha solo validità di 5 anni e poi bisogna rifarla e questa non comporta l'interruzione della nutrizione forzata anche quando ormai non hai possibilità di riscattarti e di tornare a vivere realmente, inoltre non è detto che i medici rispettino le volontà personali...Ma insomma io non sono libera di morire...più schiavitù di questa ragazzi...dove la troviamo?? Siamo in dittatura...ci mancava solo questo "partito unico"...Le analogie al passato sono tante e stiamo in silenzio..e l'Europa non dovrebbe vigilare, ed evitare che dittature si elevino? perché non si interviene?
Sono davvero scandalizzata. All'estero lo chiamano Pagliaccio, deridono il popolo degli ITALIANI. Mi domandano: come mai votate Berlusconi? e quando rispondo che non lo so e che a me il personaggio fa cagare mi rispondono "TUTTI COSÌ DICONO E POI LO VOTANO", e divento piccola e penso "già sono ITALIANA"..
Sono contro la lotta, sono pacifista e credo che l'amore muova il mondo..ma in casi estremi...estremi rimedi...FATE SENTIRE LA VOCE: NON POSSIAMO DAVVERO STARE A GUARDARE, reputo la situazione drammatica e mi surriscaldo...
E la Chiesa Cattolica che acclama: "ABBIAMO VOTATO PER LA VITA E NON PER LA MORTE".. ma fate più missioni e andate ad aiutare i bambini che sono vivi e non hanno da mangiare davvero...si sovvertono i diritti, si MODIFICA EFFETTIVAMENTE LA COSTITUZIONE (viene meno il diritto all'autodeterminazione)...Mi vien da pensare che alle imposizioni si è sempre agito raggirando le regole: allora? Maggiori suicidi in caso di consapevolezza di una malattia degenerativa? O anche omicidi e più eutanasie illegali, con il rischio di rovinarsi la vita per le persona che ci amano??
Non so, forse sto esagerando, ma il pensiero corre...e anche la rabbia...

sabato 28 marzo 2009

il vermicello scava scava nel cervello...
ammazzarlo si può?
si sedette e pensò un po'...

venerdì 27 marzo 2009

PENSIERI DISORDINATI SOTTO UNA LISBONA ASSOLATA

...Che dal punto in cui sono se il Tejo si alza un po' mi ingoia...

Vedo un vecchio stanco adagiato su alcune scale con uno sguardo bambino che ha voce di casa
...come quei braccialetti multi-colore attaccati a una borsa.
Mi guarda la porta del tempio

...Che se il Tejo mi ingoia posso passare dentro quella porta...

La ragazza dal corpo esile, bianco come le pagina di una moleskine giace su una panchina guardando l'orizzonte, e quel vestitino nero le scivola addosso come una traccia d'inchiostro gettata nell'aria..
Prezioso è il sapore di una mela mangiata con tutta la buccia senza che sia lavata, mentre il sole ti accarezza la testa

...Che se nuoto dentro la porta del tempio sacro posso seguire la linea spirituale che mi conduce in alto...

Anche loro sono prossimi al Tejo, a incorniciare la vista in un'istantanea eterna. Si inginocchiano nel luogo sacro inconsapevoli..certo questa forza li piega..
Mi sorride l'estranea e non mi sento estranea
...come quei gabbiani che cambiano porto e poi si fermano sulle due colonne, come vedette del cielo a vigilare il passaggio

...Che se vado in alto posso vigilare anch'io: da lì la vista di Lisbona è ineguagliabie...

A volte manca la condivisione dell'esperienza, la bellezza di narrare e specchiarsi negli occhi curiosi dell'altro, viaggio da sola per scoprire me stessa e ci scruto la pienezza che solo gli altri possono darti

Il Tejo si gonfia
Mi preparo a esserne risucchiata
Comincia il percorso dell'ascensione..

La mia volontà

Ad oggi si decide della vita di ciascuno: "divieto di interrompere l'alimentazione forzata anche in stato vegetativo permanente, salvo che in presenza di un'anticipata volontà"...bene...ci impongono di rimanere ancorati ad una vita che non esiste, solo perché non si riesce ad accettare la morte...non è altro che un'altra faccia della stessa medaglia, è solo la fine della vita...la Chiesa si professa credente di una vita dopo la morte, della fede in Cristo. Perché allora tenere in vita un corpo che vita non ha quando c'é la promessa eterna di una salvezza dopo la morte???
Io sono cristiana, la penso diversamente dalla Chiesa Cattolica: credo nel rispetto della vita e nell'amore eterno, nella salvezza che viene per fede e non per le opere... Ma confessioni religiose a parte, qui si parla di diritti, della volontà di ognuno di poter essere ma anche di poter smettere di vivere quando non c'è più nulla da fare, acquietare un corpo infermo che potrebbe solo degenerare lentamente, come una goccia che piano piano scava sempre nello stesso punto: è una forma di tortura questa, una completa violazione dei diritti dell'essere umano.
Ci costringono anticipatamente a pensare alla morte. Ebbene..si vuole una volontà anticipata??? Lo scrivo qui e lo sottoscrivo, così che siano testimoni tutti coloro che mi leggano: voglio morire tranquilla, quando non ci saranno cure per il mio corpo, che il sonno lieve sia a prendermi. Non voglio essere nutrita per inerzia, voglio che il mio corpo segua il suo naturale percorso. Voglio che la mia anima possa girovagare libera ed essere sottile energia invisibile ma presente...AMEN
A.L.

EPPUR CI SEI



eppur ci sei
quando il sole rischiara
e la notte scende giù a fatica

e vorrei che fosse solo vita
stanchezza fisica
e sorriso

ma l'impellenza del quotidiano
chiama all'oblio
e si rimane ombra soltanto..
Sono stanca.. è sempre tutto difficile...
stare insieme anche quando ci si ama..nella paura di sentirsi asfissiati,di un impossibile futuro, e di un ipotetico tradimento...difficile l'istante dell'amore..lo si copre con pensieri, falsità e possessività...cercavo di lasciarmi andare...ma è tutto sempre così difficile...sono delusa..sempre di più... Torno a pensare che sono fatta per l'amore, quello platonico, ma non sono fatta per le relazioni, non riesco a gestirle, sono caotica e odio la routine...Sono troppo disillusa...mi sono stancata...
Questa volta ci provavo davvero...

giovedì 26 marzo 2009

BRAGA ALL'ALBA

Mi manca arrampicarmi sugli alberi, e vedere tutto dall'alto. Quando lo facevo mi sentivo di sfidare il mondo, e tanto più ardua era l'impresa, più la vista mi soddisfaceva..come essere al di sopra delle cose e dei pensieri stessi, come non essere sfiorati da ciò che è sotto..una posizione privilegiata, lontana, a sentire solo il vento tra le fronde e sul viso...a respirare libertà..

mercoledì 25 marzo 2009

..di Alda Merini

Spesso ripeto sottovoce
che si deve vivere di ricordi solo
quando mi sono rimasti pochi giorni.
Quello che è passato
è come se non ci fosse mai stato.
Il passato è come un laccio che
stringe la gola alla mia mente
e toglie energie per affrontare il mio presente.
Il passato è solo fumo
di chi non ha vissuto.
Quello che ho già visto
non conta più niente
Il passato ed il futuro
non sono realtà ma solo effimere illusioni
Devo liberarmi del tempo
e vivere il presente giacchè non esiste altro tempo
che questo meraviglioso istante.
Musica jazz, bassa, stanza buia, a letto...
Ho riposato tanto tanto tanto
Mi sento rigenerata..e felice..
Ritorniamo ad ascoltare di più il ritmo del corpo..
Sano e beato riposo...

martedì 24 marzo 2009

Ci sono giorni fatti di notti troppo corte
e poi il sole non gira per il verso giusto
anzi è tutto un capogiro.
Ho sonno.
Il sole di Lisbona è meraviglioso, da più di un mese ormai..
Io amo
ma mi confondo
nel mio fare incerto
e nella voglia di evasione di sempre
di non appartenenza
di estraneità
solitudine..
non sono fatta per le costrizioni...
che mente contorta...
dovrei dormire di più...

giovedì 5 marzo 2009

ON THE ROAD Kerouac

"Correvano insieme, a quel tempo danzavano per le strade come pazzi, e io li
seguivo a fatica come ho fatto tutta la vita con le persone che mi interessano,
perchè le uniche persone che esistono per me sono i pazzi, i pazzi di voglia di
vivere, di parole, di salvezza, i pazzi del tutto e subito, quelli che nn
sbagliano mai e non dicono mai banalità ma bruciano, bruciano, bruciano come
favolosi fuochi d'artificio gialli che esplodono simili a ragni sopra le stelle
e nel mezzo si vede scoppiare la luce azzurra e tutti fanno ooohhh"

mercoledì 4 marzo 2009

Di notte...


(Fontana, Lisboa)

è la notte che mi agguanta con la sua aria di malinconia parlandomi la musica dell'assenza...e lo so che "io non sono sola anche quando sono sola", ma la sento questa mia carne...e mi mancano abbracci, visi familiari, respiri cari...da quanto non sono abbracciata?? Mesi ormai...mi mancano le mie amiche, a cui mi avvicinavo facendo le fusa come un gatto e che mi accarezzavano la testa, quando mi sentivo sola e la cioccolata non sopperiva, mi mancano le braccia di mio padre e i baci di mia madre, mi mancano i miei amici, e il respiro di chi mi riempiva il cuore..

lunedì 2 marzo 2009

ANIME SALVE (De Andrè, Fossati)



Mille anni al mondo, mille ancora, che bell'inganno sei anima mia...
E quando credi di avercela fatta, ecco di nuovo l'aguzzino ad aspettarti dietro l'angolo...Stavolta non capisci perchè ti insegue, ma con la coda dell'occhio capisci che sia meglio cambiare strada, per la tua vita...
Torna la pioggia su Lisbona e mi avvolge con il suo cielo che mi copre, quasi volesse proteggermi, tenermi lontana da tutto, ma finisce per soffocarmi...
È una ruota, un mandala, tutto ritorna...è il ciclo della vita...
Stesso umore, stesso tempo...
Cammino sola, in guardia, e mi soffermo su un numero a me prezioso, indice del mio cammino...sospesa tra la terra e il cielo...

venerdì 27 febbraio 2009

Sono Crisi Economica

Una gionata tranquilla, come tante. Suonano alla porta: c'è sempre qualche scocciatore all'ora del thé...in realtà bevo un caffè e mangio un pezzo di cheescake.. è l'ora migliore in cui ti concedi a piccoli capricci, ti vizi un po' con del dolce perchè credi che faccia bene al tuo cervello e al tuo umore, beh quando manca qualcuno che ti coccoli è così...

Si un attimo, arrivo!!

Chi è?

Piacere sono Crisi!

Crisi?? Crisi chi?? Scusami ma proprio non mi ricordo di te, frequenti l'università? Come fai di cognome??

Economica!

Crisi Economica...mmhhh..lasciami pensare..ah si..Ti conoscevo di nome..Aspetta, ora che mi ricordo ti ho odiata, scusami, non ti conosco personalmente, ma l'ultimo esame all'università, quello di giornalismo economico, è stato proprio difficile...dovevo parlare proprio di te...ed ora eccoti qui..sei venuta con un po' di ritardo a bussare alla porta...Insomma che vuoi??

Niente, così..Sapevo che eri sola e volevo farti un po' di compagnia...

Scusami, non è per screditarti, non ti conosco personalmente, ma sai..avevo da fare, o meglio, mi concedevo un po' di attenzioni..tutte per me, e poi dai..sei un po' troppo giovane per stare con me, e...la verità...parlano un po' male di te!!!

Mhh..devi conoscermi per parlare a riguardo, ma che hai la mente chiusa?? Parli per pre-concetti???

No, no...Crisi, scusami!! Certo so come sei arrivata fin qui..Ti dicevo...L'ho studiato...é colpa delle banche americane...come al solito... l'America negli ultimi anni ha un po' rotto i coglioni, sempre in mezzo, ma ora che c'è Obama... dicevo...le banche hanno concesso troppi prestiti al di là delle loro reali capacità, al di là di ogni riserva di liquidità disponibile... Molti signori non sono riusciti a restituire quel denaro...e così..più o meno...ti sei messa in mezzo tu...lo Stato ha cercato di aiutare le Banche se no era un casino...e tutte le azioni investite su titoli “fasulli” sono cominciate a crollare, così come tutte le altre economie che si appoggiavano a quella americana..e via dicendo...l'Asia e anche l'Europa...

Certo..non sei precisa non ti sarà piaciuto tanto l'esame di giornalismo economico...comunque questo è quello che si vocifera di me..il resto credo lo debba conoscere tu..

Ma perché..è necessario???

Beh...Sono capitata davanti alla tua porta, era così..appariscente, bella, non potevo non fermarmi..come dire...è capitato...

Dannata porta rossa!!! e io che mi ostino con il rosso, lo adoro, è il mio colore preferito, calze rosse, maglia rossa, pantaloncini rossi e verdi..ieri ero vestita così...ma a volte alterno con il giallo..uff..devo cambiare...dannato rosso...

Ok Crisi allora???

Allora entro...mi offri un caffè???

Va bho..entra...

Squilla il telefono...uff, oggi non c'è un attimo di pace!

Pronto?

Ehi Ale come stai? Tutto bene lì a Lisbona?

Si si, finalmente sto facendo un po' di amicizie...mi rilassavo un po' ora, ero con un'amica...

Ah, fai bene, goditi la vita, ma, non spendere troppi soldi, che c'è crisi!

Crisi?? è un'omonima? Non può essere..si trova a casa mia in questo momento...

Papà tra qualche giorno lo mandano in cassintegrazione!

Come??? Scusa, non doveva andarsene in prepensionamento per l'amianto?

Ancora non gli arriva quella lettera,e intanto gli hanno detto che per un po' se ne starà in casa...

Che significa??? Gli ridurranno di molto lo stipendio...

Ale, goditi la vita, stai tranquilla, solo non spendere troppo..Dai su..stai per laurearti, presto troverai lavoro...

Va boh, ma'...ci sentiamo domani..un bacio...

Mi siedo e affondo i miei occhi sulle briciole rimaste del passato momento felice..

Crisi mi osserva... Che hai?

Niente...Sono un po' giù..è che mio padre lo mettono in cassintegrazione, e io mi sento un po' male a stare qui, senza un lavoro, a spese sue...Mi dovrei laureare ad aprile, ma mi sa che mi salta la sessione anche questa volta e quindi mi tocca anche pagare le tasse del primo fuori corso...Mia madre crede che troverò lavoro così...Ahimè...Mi sa che è dura, per quello che voglio fare io..

Che vorresti fare?

La giornalista! Mi piacerebbe fare la reporter.. Solo che è una carriera un po' lunga..Scrivo per un giornale on-line che mi verserà i contributi, ma che non mi da un centesimo...Tra due anni sarò pubblicista però...Poi devo fare l'esame di stato per diventare giornalista... Nel frattempo vorrei trovare qualcosa da fare...Ho bisogno di soldi, non mi piace pesare sui miei..ora meno che mai...Mi sa che dovrò trovare un bar dove lavorare, almeno nel frattempo...l'ho già fatto in passato..ti danno una miseria, ma meglio che niente...non so...mi sento un attimo spaesata...

Dai, non ci pensare ora, ti faccio un po' di compagnia, magari va meglio..

Magari..Ma non è che porti tu un po' di sfiga???

mercoledì 25 febbraio 2009

Gelosa della mia scrittura...

Ebbene, da quando sono qui a Lisbona non faccio altro che scrivere comunicati stampa che poi vengono inviati alle agenzie di stampa italiane e a quelle portoghesi...Leggere il mio articolo, se da un lato mi lusinga, dall'altro mi provoca gelosia..Non so mi sento espropriata della mia scrittura (e della mia anima) senza nemmeno una piccola firmina che attesti che l'ho scritto io...È normale?? o sono troppo egocentrica??

martedì 24 febbraio 2009

ARTICOLO 1 DELLA COSTITUZIONE

In questi tempi duri andiamo a rispulciare la Costituzione...Ogni giorno scriverò qualche articolo della Costituzione...

ARTICOLO 1

L'ITALIA È UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA, FONDATA SUL LAVORO.
LA SOVRANITÀ APPARTIENE AL POPOLO, CHE LA ESERCITA NELLE FORME E NEI LIMITI DELLA COSTITUZIONE.

venerdì 20 febbraio 2009

La felicità

Comincio a pensare che la felicità sia dentro di noi, non fuori. Dentro abbiamo tutti gli strumenti per essere felici: siamo microcosmi che si incontrano con altri microcosmi. La felicità è una comunione tra microcosmi. è la ricerca di un equilibrio interiore che viene con il silenzio, la meditazione, la solitudine. è qualcosa che si costruisce con l'allenamento, e l'equilibrio raggiunto non è qualcosa di statico, ma di dinamico: è la capacità della nostra mente di essere elastica, di sapersi adattare alle situazioni, di riuscire a trovare un senso utile alla costruzione del proprio sè..quello che ci è intorno, chi ci è attorno è un surplus che serve ad alimentare in positivo o in negativo tutto ciò che abbiamo già..l'amore, ad esempio, ci riempie perchè ci da un nuovo senso, una nuova ottica per guardare il mondo, ci fa sentire utili...tutto passa attraverso la sensazione di noi...se raggiungiamo quell'equilibrio dinamico, sarà più facile amplificare le sensazioni belle e dominare le negative, cercando di non far precipitare il proprio umore conseguentemente agli eventi esterni..Non si può trovare la felicità all'esterno..come dicono gli economisti "i desideri sono infiniti" e noi non faremmo altro che proseguire nella cieca insoddisfazione, illudendoci di avere e seminando solo polvere...

giovedì 19 febbraio 2009

O rio Tejo



Si addormenta il Tejo
cullato nel suo ritmico canto
proiettato all'infinito
dove il sole si lascia affogare.

E passano traghetti colmi
di sogni a venire
i gabbiani ingoiano nostalgie
di addi sospesi.

Si acquieta l'animo
in un inno di primordiale memoria
acqua e vento
il resto è silenzio.

A MASSIMO TROISI


il 19 febbraio sarebbe stato il suo compleanno...
domani andrò a prendere dall'aeroporto di Lisbona Anna Pavignano, sceneggiatrice e sua amica... A lui allora va la mia dedica, con le parole del grande Benigni...

mercoledì 18 febbraio 2009

SOLA CON IL MIO RIFLESSO...


"Sono prigioniero con la porta aperta", è una frase che mi ritorna in testa, non ricordo nemmeno di chi sia, letta su su un libro di psichiatria quando ero più piccola..Torno a sfogarmi su un blog, illudendomi di avere "amici" che mi ascoltino. Mi sento tanto sola in questa stupenda capitale portoghese...Il tirocinio all'Istituto Italiano di Cultura mi riempie l'intera gornata, e quando esco alle 18 ho due scelte: quella di tornare a casa a riposarmi un po' o quella di starmene un po' in giro (generalmente è quella che preferisco). Ultimamente ho anche il pensiero della tesi in testa, che mi fa deviare per casa, ma una volta arrivata a casa non riesco a studiare...Ho bisogno di luoghi diversi dai miei soliti contesti per riuscire a concentrarmi...Sento che non sto vivendo Lisbona come dovrei e questo mi fa stare male. Arrivata la sera, non so con chi uscire, e spesso rimango in casa, gettata su questo computer che comincio ad odiare (ho già eliminto facebook, che sia il totale annullamento da internet l'alternativa a vivermi ciò che ho attorno?)...Non so se sia il caso di uscire da sola la sera..Ebbene, non riesco a farmi degli amici..I portoghesi sono riservati, a lavoro sono la più piccola, tutti hanno la propria vita, la propria famiglia...A casa vivo con due donne di S.Tomè (di 52 e30 anni), simpaticissime entrambe, ma troppo stanche la sera per starsene in giro e, ahimè, sono in cattivi rapporti tra loro così ognuna rimane nella propria stanza. Abito inoltre con due ragazzi portoghesi di 21 e 24 anni, ma per quanto mi sforzi di parlare con loro e fare amicizia, arrivata la sera o non ci sono o rimangono anche loro in camera. A volte mi sento così tanto sola. I primi giorni combattevo contro questo stato d'animo, giravo alla costante ricerca di amici, adesso sembra quasi che io mi stia arrendendo e il che mi innervosisce..Non che voglia uscire sempre o fare chissà che, ma mi manca un'amica con cui parlare, con cui condividere pensieri. A volte mi sento davvero impazzire. Penso che mi farà bene quest'esperienza: scavo dentro me, in questo silenzio che mi fa conoscere di più, ma a volte mi guardo allo specchio e mi vedo più invecchiata: che non abbia più la forza di un tempo?
è dura, è dura..Ho bisogno di un po' di spirito di avventura che mi rianimi...

martedì 17 febbraio 2009

FERNANDO PESSOA



Não sou nada
Nunca serei nada
Não posso querer ser nada
À parte isso, tenho em mim
todos os sonhos do mundo.

Non sono niente
Mai sarò niente
Non posso voler essere niente
A parte questo, ho dentro me
tutti i sogni del mondo.

domenica 15 febbraio 2009

venerdì 13 febbraio 2009

PEDRA FILOSOFAL de ANTÓNIO GEDEÃO



Pedra Filosofal

Eles não sabem que o sonho
é uma constante da vida
tão concreta e definida
como outra coisa qualquer,
como esta pedra cinzenta
em que me sento e descanso,
como este ribeiro manso
em serenos sobressaltos,
como estes pinheiros altos
que em verde e oiro se agitam,
como estas aves que gritam
em bebedeiras de azul.

eles não sabem que o sonho
é vinho, é espuma, é fermento,
bichinho álacre e sedento,
de focinho pontiagudo,
que fossa através de tudo
num perpétuo movimento.

Eles não sabem que o sonho
é tela, é cor, é pincel,
base, fuste, capitel,
arco em ogiva, vitral,
pináculo de catedral,
contraponto, sinfonia,
máscara grega, magia,
que é retorta de alquimista,
mapa do mundo distante,
rosa-dos-ventos, Infante,
caravela quinhentista,
que é cabo da Boa Esperança,
ouro, canela, marfim,
florete de espadachim,
bastidor, passo de dança,
Colombina e Arlequim,
passarola voadora,
pára-raios, locomotiva,
barco de proa festiva,
alto-forno, geradora,
cisão do átomo, radar,
ultra-som, televisão,
desembarque em foguetão
na superfície lunar.

Eles não sabem, nem sonham,
que o sonho comanda a vida,
que sempre que um homem sonha
o mundo pula e avança
como bola colorida
entre as mãos de uma criança.

NO FACEBOOK, NO MORE!

Dopo aver annunciato ai miei contatti che mi sarei autoeliminata da facebook, sono passati alcuni giorni e ieri finalmente ho premuto il pulsantino della disattivazione. Non è stato per niente facile, ho provato metaforicamente la sensazione di una specie di morte: ho immaginato i miei amici (reali e virtuali) lì, che continuavano la loro vita parallela in quel mondo, le foto che potrei vedere e che non vedrò, i commenti, e quanto altro mi ha reso schiava per mesi di "faccialibro". Ho cominciato prima con l'eliminare tutti i miei album, poi a staggare le foto in cui ero presente. Metaforicamente è davvero come proiettarsi nell'immagine del non esserci più, immaginare che sei solo una delle tante persone che non ci saranno, che gli altri continueranno senza te..Non so..è stata un'esperienza catartica, che è servita soprattutto ad "abbassare" il mio livello di egocentrismo...
Il lato negativo della questione è che ci si può reiscrivere, con un semplice click. Il nostro contatto continua a esistere in quegli enormi database, quindi oltre che a dover fare i conti con la propria psiche (facebook crea dipendenza!), bisognerebbe considerare che lasciamo tracce...
Vari sono stati i motivi che mi hanno indotto a sparire dalla comunità facebook, prima di tutti il vizio al pettegolezzo, e senza ombra di dubbio la confusione del privato con il pubblico. La cosa, estremizzata, potrebbe portare alla violazione delle scelte e dei diritti altrui...
Inoltre ci vengono offerti SURROGATI di AMICIZIE. Ci illudiamo di conoscere il mondo, di poter "dialogare" con tutti, ma l'esaltazione dura solo nei primi istanti, poi ci si rende conto di quanto si rimanga in superficie, io lascio un commentino sul tuo stato o su una tua foto e questo basta a farci rimanere amici... Sono stanca dei placebo. Mi trovo in un Paese che non è il mio e, ovviamente, mi sento sola. Non conosco molta gente e alle volte è davvero difficile fare amicizie. Sono stanca di considerarmi in un mondo che in realtà non esiste. Vivo qui, ho bisogno di incontri reali, di parlare con le persone, di scendere in profondità, di sguardi sinceri, di abbracci, di calore. Ho voglia di poter incrociare il cammino di un passante e di fargli notare che bel sole c'é, che aria magnifica si respira in questi giorni a Lisbona. I miei amici, quelli veri,sanno come rintracciarmi, anche senza facebook..e poi perché no? esiste la posta..Che bella l'emozione di ricevere una lettera, l'attesa, qualche parole intrise di inchiostro che puoi avere tra le mani e che ti riempiono la giornata, e pensare che, dall'altra parte, c'è reale intenzionalità a comunicare: comprare la busta, il francobollo, scrivere..tutti "passi" che rallentano l'immediatezza della comunicazione ma la rendono più vera.
Forse ho bisogno di autenticità di sentimenti,ora. Credo sia importante ritornare indietro, essere natura tra la natura, amare semplicemnte gardandosi negli occhi...
Ultima considerazione (ma non nell'ordine di importanza) è che davvero siamo sempre più prigionieri di sistemi informatici che ci catalogano, ci inseriscono in database, seguono i nostri gusti, le nostre preferenze. Il tutto potrebbe essere utile per confezionare pacchetti commerciali sempre più mirati, ma anche a controllarci nel vero senso delle parola. Provate a immaginare un sistema dittatoriale che può accedere ai database di facebook: sarebbe la fine della nostra autonomia anche nell'intimo... Ora ci abituiamo a essere in questi grandi raccoglitori di dati, più tardi ci abitueremo a dover lasciare le nostre impronte digitali. Ebbene: mi oppongo!

martedì 10 febbraio 2009

MATERNIDADE


Di Fernando Botero

L'ho trovata per caso, passeggiando. Si trova sopra Parque Eduardo VII.

O fado nasceu um dia



La sento la voce di questo marinaio triste, che canta e pensa al bel paesaggio che ha di fronte, aria intorno e mare..è in viaggio, e ripensa alla madre, che ha salutato...
Comincio ad abituarmi alla solitudine, mi piace sentirmi anonima, confondermi sotto il ticchettare della pioggia, seguire le vie di Pessoa e dell'inquietudine, perdermi nelle mille discese e salite, tra le viuzze delineate dalle case colorate, con il tetto spiovente...per poi giungere improvvisamente in un mirador...Ah Lisbona, la città dei sette colli,del Tejo chescorre irrequieto, della saudade, di questo meraviglioso canto...

martedì 3 febbraio 2009

C'è Tempo di Ivano Fossati

FINALMENTE LA PACE PER ELUANA ENGLARO

Manca poco ormai perché a Eluana vengano staccate le spine degli alimentatori artificiali. Leggo cose sconcertanti, gli italiani gridano "Omicidio", "Pena di morte", digiunano perché la vita di Eluana continui...Calpestano il dolore della sua famiglia, il diritto di una vita che non è più vita. Tutti parlano, attori miseri di una vicenda che non è la loro. Ma a che vita inneggiano?? Se mai si risvegliasse cosa sarebbe di questa povera anima costretta in un corpo incosciente con una corteccia cerebrale che non funziona più? E il vuoto lasciato da anni di non vita? E una vita ancora a vivere in uno stato vegetativo, in un ospedale, con le cure continue della famiglia? e che ne è della vita dei suoi cari, che per troppo tempo ormai portano addosso la pena di una vita infranta, a contatto diretto e prolungato con una morte che ha portato via la loro bambina tanti anni fa?
Perché non tacere invece, in un momento tanto delicato, rispettando una morte lieve e indolore, che tanto ha atteso di giungere?
Che sia pace per Eluana e la sua famiglia... Questa è la mia preghiera.

domenica 1 febbraio 2009


Elemosina
la vecchia signora dell'angolo
occhi di nuvole
amore in polvere.

Caduco è il tempo
le castagne sulla brace
un sorso d'amaro
e un inverno da disfare.

Macchia lo scrivano
immortalità ignote
che il freddo alimenta
in un focolare di sopravvivenza.

Ha lunghe ali
lo sguardo sconosciuto
e il corpo monco
il sentimento senza memoria.

venerdì 30 gennaio 2009

HO CONQUISTATO LISBONA


Vista del Tejo dalla parte più alta del Parque Eduardo VII e da Marquês de Pombal.

Dalla prossimità sfugge il senso delle cose; la distanza aiuta a comprendere il tutto.
Ieri l'ho sentita nel cuore Lisboa, ne sono diventata parte, ero pioggia tra la pioggia, canto nel cielo, musica e malinconia. Ho visto il Tejo. Ho ascoltato Dulce Pontes, mentre scorgevo il fiume, dall'alto. Nuove prospettive, nuovi sensi: ho capito d'improvviso il fado e la saudade, ho respirato per la prima volta la vera essenza di Lisbona. È una città malinconica: mi renderà la scrittura, e il ricordo di amori andati...

mercoledì 28 gennaio 2009

Continua a piovere a Lisbona. Si tratta di quella pioggerella sottile, che ti bagna ma la vedi a stento A CHUVA DE MOLHE TOLO, così chiamata in riferimento ad una pioggia matta.. Oggi sono uscita senza ombrello lasciandomi bagnare il viso. Voglio essere a stretto contatto con questa terra, conoscerla, divenirne parte.
Devoo mettere da parte un attimo la mia cara Italia, e tutto ciò che contiene, legami, ricordi...Altrimenti non riesco... Non mi piace rimanere legata a dei fili, non mi piacciono le attese. Ho poco tempo qui, e devo viverlo..

giovedì 22 gennaio 2009

PIOGGIA DI LISBONA


A volte una doccia bollente la mattina non è abbastanza per lavare via anche la pelle, per dimenticare chi sei, per lasciar cadere il dolore che ti porti addosso, e quella solitudine senza fine che ormai ti è quasi compagna. E allora esci e vedi la pioggerella di Lisbona, fitta, talvolta sottile, talvolta pungente, e ti senti tutt'uno con il clima che respiri, ignota e triste, con le lacrime che sembrano nascere dalla gola e spingersi fin su sugli occhi, timorose di cadere.
Mi sono truccata un po' stamattina, abitudine che avevo perso in questi giorni. Ho bisogno di una maschera, una di quelle artigianali migliori. Bisogna socializzare, socializzare, socializzare..e poi ancora parlare parlare, parlare, ma si rimane distanti. Non uno sguardo in profondità che mi faccia sentire a casa (a parte la "famiglia portoghese" che è un dono dal Cielo dei primi giorni ad Almada), che mi guardi l'anima.
"La vita è tutta una questione d'abitudine" mi ripete sempre mia madre. Cerco di tatuarmelo sulla pelle; è vero, nonostante alcuni dolori emergano così all'improvviso a lasciarti disarmata e l'abitudine è nuovamente pregiudicata. Non sono fatta per le abitudini io. Per la mia dannata voglia di vivere sempre tutto, senza perdermi niente, per assaporare e conoscermi sino in fondo, sfiornado e a volte toccando il dolore. Forse a volte ci provo gusto. Eppure mi volto e per il mio desiderio di vita, la gente mi volta le spalle e va via...Capisco, mi esce un sorriso finto sul viso, carico di dolore, e avanzo...

martedì 6 gennaio 2009

PRIMA DI PARTIRE

Ho un turbinio dentro, scomposto, instabile, violento, emozioni pre-distillazione, mix di eccitazione, confusione, panico, gioia, urla, sienzio, amore, tristezza, ricordi, attese.
Voci, voci, e impossibilità di strutture lineari. Attendo di vivere mentre già vivo, assaporo immagini vecchie e nuove, collage irregolare dalle sfumature d'acquerello. Inizio a sentirlo questo brivido che veleggia sulla mia testa e sotto i miei piedi, quella vecchia vita che si desta e si prepara alla ferocia della sopravvienza, all'essere brillante che si sveste di superflo e di dubbio per avanzare nel nuovo prima che sia anch'esso abitudine. Inizio a sentire il mio corpo che si prepara, entro in una nuova dimensione prima ancora d'esserci e quello che ho ancora attorno già assume sapore di desueto.. In attesa, come nella ritualità della vestizione, mi preparo..ancora una volta....sono pronta...

lunedì 5 gennaio 2009

TURISTA NELLA MIA TERRA...

Trulli, Torre ovo (TA)





La Torre, Torre Ovo



Il Canale, marina di Lizzano (TA)



Torre Sgarrata, marina di Pulsano (TA)



La Baia del pescatore, marina di Leporano (TA)