sabato 24 marzo 2007

COLONNE SONORE


Scorrono le canzoni sull' mp3 e volti diversi si affastellano nella mia mente... Che la nostra vita sia eternamente segnata da una colonna sonora?
Sono trascorsi due mesi da che non le ascoltavo (dannate batterie che si consumano in fretta).
D'improvviso vengo risucchiata indietro nel tempo...

Sono a Viseu, in Portogallo.
Uso il pc della mia amica spagnola Maria. Mi scelgo con cura canzoni che mi piacciono, canzoni che mi ricordano qualcosa di particolare, canzoni che non avevo mai sentito.
Mancano pochi giorni e dovrò partire per ritornare in Italia. Tre mesi in Portogallo mi hanno donato tanto, specie la gente stupenda che ho conosciuto.
La mia casa è tanto accogliente, ne rivedo con cura i colori, la nostra cucina piena delle nostre cose e così tanto disordinata, il nostro divano rosso, il nostro tavolo (tante volte imbandito a festa)...Le robe sono sullo stendino vicino alla stufa perchè fuori fa troppo freddo e c'è troppa umidità (con questo tempo ci vogliono giorni perchè si asciughino). Domenico stende le robe, Fon torna dal lavoro...Io, Maria e Chiara siamo già in casa...Un altra giornata di "lavoro" è finita...
-Andiamo all'irish?- E così passiamo il tardo pomeriggio. Poi la sera a cenare tutti insieme, e se c'è ancora la forza la notte usciamo...Generalmente la forza ce la facciamo venire: non possiamo sprecare il tempo prezioso dei nostri ultimi giorni di permanenza.
E così tutti insieme andiamo a casa degli altri italiani...e poi al Lusco Fusco o da Boquinha...Ci siamo proprio tutti: noi di casa e poi "Manola","Pequena", "Vermelha", Sergio, Barbara, Anna...
[...]
Ultima notte...
Chiara è già tornata in Italia da qualche giorno...
Io e Maria abbiamo deciso di dormire insieme in cucina, sul divano-letto.
Lei legge il libro "Il bacio della tarantola" cercando di capire qualcosa in italiano...Io mi masterizzo i cd dal suo pc...Domani avremo tanto da fare...Dovrò fare le valigie e partire...Domani vado via sola a Porto...
Sono le 4:00 di notte e io e Maria siamo ancora sveglie. E' troppo prezioso questo tempo e sappiamo che queste sono le ultime ore a legarci...
[...]
Ultimo giorno a Viseu.
Sono piena di valigie... Aspetto da sola alla stazione degli autobus...Fon e Domenico non mi potevano accompagnare, Manu era partita il giorno prima e Simona ("Pequena") nel pomeriggio, per Lisboa.
Vedo da lontano Maria...E' riuscita a liberarsi dai suoi impegni...Viene a salutarmi. Ha un regalo per me: la sua Rayuela, da me tanto voluta; io a casa le ho lasciato il mio libro.
Ci abbracciamo, piangiamo...Siamo pronte al distacco, quel distacco solo fisico come dice lei..."Porque somos hijas de los suenos"...e possiamo sentirci vicine...
[...]
Italia.
Sembra tutto intatto qui...Ritornare è difficile...Riprendere tutto quello che si è lasciato...Bella fatica!...E la voglia di ripartire è tanta!...E sempre tanti ricordi...
...Ma ci sono momenti, momenti particolari in cui si accende un mp3, rimasto intatto a due mesi addietro e tutto ritorna violentemente in testa...

Si alternano
Vinicio Capossela e De Andrè...
Ce li aveva Chiara e passavamo il tempo ad ascoltarli...
Ma mi rivedo anche nella bellissima Toledo, a percorrere il sentiero di Don Quijote, mentre la gioia mi ha presa per mano e mi sento piena di vita e innamorata, come non mai, della vita che mi scorre nel sangue...Dopo aver realizzato un piccolo sogno...
...Sono anche nelle piccole strade di Viseu e, noi di casa, siamo usciti...Io e Maria gridiamo a squarciagola "Scivola vai via"...

Anthony & Johnson...
...Dolcissima musica donatami da "o Alberto", meu amigo do trabalho...Sono nella redazione del giornale "Noticias de Viseu", mi annoio e per ammazzare il tempo chatto con Alberto, il mio collega seduto qualche metro più in là...E' troppo divertente questa situazione... Siamo forse una sorta di élite, una setta massonica?Evadiamo così, con i nostri scambi musicali, dalla realtà dell'ufficio...

"Settembre" di Antonello Venditti...
In treno al ritorno da Tivoli...Non sono sola...Mi immedesimo nella canzone. E' proprio settembre e la vita scorre veloce come quel treno che, dopo pochi minuti, mi porterà in una realtà diversa dal sogno...Dolcissimo sogno che sto vivendo...E se aprissi gli occhi?No..non voglio...Il momento del saluto è vicino...Ancora qui, nei miei occhi chiusi, a vivere questo attimo che si scioglierà in esistenze distanti...

"Un attimo ancora" dei Gemelli Diversi...
...E il mio primo amore ritorna a farmi tremare. Fuori dal Liceo...E' finita la nostra bellissima storia d'amore...Me la terrò nel cuore...Per anni e anni... Il puro sentimento non è ancora macchiato dalla vita e si ha voglia di fare tutto...Si lotta...Sempre e per tutto... E ciò che nel corso della vita viene a mancarci non è il soggetto del nostro amore, ma il modo in cui noi amavamo...

"Sei nell'anima" di Gianna Nannini...
Beh...Canzone dedicata...

"Senza parole" di Vasco Rossi...
Il passaggio da un'immagine all'altra è veloce...Dal concerto di Vasco a Catanzaro, all'estate passata, ad una mail che scrivevo quando ero a Perugia, ad una bellissima notte a Viseu:io e "Manola" a cantarla con tutta la forza e l'energia che si aveva dentro..
A Simona e al giorno in cui andammo a Coimbra a passaggi..
A mio fratello che dice: - E' la tua canzone!-...
Ai miei momenti silenziosi in cui mi si chiedono parole che non riesco a dare

"Notte prima degli esami" di Antonello Venditti...
Fra me la canta sempre e io rido per quelle note stonate che escono dalla sua bocca...
[...]
Domani mi laureo. Ho finito di ripetere la mia tesi. E' estate, le mie amiche sono uscite. Ascolto questa canzone...Ricordo di tutto i miei momenti passati a Lecce da quando sono all'università...Mi sento incredibilmente calma...e malinconica anche...Sento che qualcosa di importante si sta concludendo...Chissà cosa mi serba ancora la vita...

Pedro Guerra...
...Uno sguardo intenso che catturò la mia anima...Un treno in partenza e lui che mi scrive la canzone sul quaderno...Una promessa sospesa nell'aria...Un bacio...

"Padre Coraje" di David Broza...
La canzone di infinite notti sola in treno, con il cuore inquieto e la voglia di andare, sempre...E la consapevolezza di un pensiero nascosto chissà dove, forse su di un altro treno...

E di nuovo Vinicio...

"Ovunque proteggi"
...La notte bianca a Roma...
E di nuovo Roma dopo il portogallo, e lacrime...E di nuovo saluti...

"Il ballo di San Vito"
...E' la "pizzica" che mi invade e mi fa ballare...Scalza tra la gente...Mi rapisce...
Sono a Lecce...
Di nuovo qui, nel mio magico Sud...Attendendo qualche altro treno...
...E tante altre canzoni da vivere, per ricordare, da raccontare, da donare...

[...]

Ancora musiche si susseguono sul mio mp3...
E' questa vita così piena di emozioni, che necessita di rivedersi, in feedback, come se fosse spettatrice del suo stesso film, accompagnata dolcemente da una colonna sonora...

mercoledì 21 marzo 2007

TUTTO E NULLA

...Le parole si disperdono su un filo di pensiero che non ha troppa cognizione di sè...
Meglio il silenzio a volte...
Che è riflessione...
che è ricordo...
che è disagio dell'animo
o consapevolezza di un sè più vero che rifiuta la falsità del vivere...
che è l'incapacità del dire...
che è questo dolore che non trova espressione visibile...
che è concentrazione...
che è mancanza...
che è pienezza...

Tento e ritento di mettere su due righe...
le cose da dire sono tante
ma non riesco a focalizzarle...
così questo parto mal riuscito genera solo uno sputo di pensiero
che oggi si nega a mè stessa...

...solo questo silenzio, inframmezzato da tutto e nulla, può vagamente rendere l'idea...

domenica 18 marzo 2007

URLANDO CONTRO IL CIELO

...Come gridare con tutto il fiato che si ha una vecchia canzone che ci fa venire i brividi, come piangere sotto la pioggia, come urlare in una notte silenziosa, come un sorriso tra amici... così certi ricordi vengono a risvegliarti dal torpore che ti annulla in alcuni giorni...per non dimenticare ciò che si è davvero...Perchè anche quando si è perso qualcosa allora si può sempre avere l'opportunità di ridere di sè stessi...
Il senso di vuoto non è che una paura diffusa di guardare da soli il mondo che ci vuole avere per sè, è questa grande paura dell'immensità...
Ma la verità, assolutamente relativa poichè ognuno ha le proprie verità che la vita puntualmente rimette in gioco, è che anche quando si percorre da soli la via, anche solo per un piccolo istante capita "quel gancio in mezzo al cielo" che ti tende la mano (per la metafora ringrazio il mio "amico di viaggi" che un giorno mi disse di non aver paura della solitudine della strada)... ed è questa la bellezza di tutti gli incontri che facciamo puntualmente ad ogni angolo della nostra vita...quegli incontri che per un attimo ti hanno donato intensità e profondità per aver condiviso un pezzo di strada, che è bellezza poichè scorgi angoli inconsueti di mondo, in quanto il punto di vista è in movimento, ma che è anche stanchezza: lottare con i limiti del proprio corpo, sostenedo uno zaino non troppo leggero...
è nella conoscenza dei propri limiti che ci si può spingere lentamente sempre un po' più in là... è nell'ampiezza dello sguardo che nasce il desiderio di continuare....è nella consapevolezza della propria solitudine, rotta da intermezzi di piacevoli sorrisi sempre diversi ma al tempo stesso indelebili, che la vita si compie generosamente su qualche dispersa via del mondo...
Allora va bene...camminiamo questo sentiero ma facciamolo con rabbia, quella rabbia positiva che è forza, quella rabbia che porta sorriso, che è incapacità di arrendersi e volontà di cominciare tutto da capo quando qualcosa finisce...Andiamo verso quei lidi che casualmente incontreremo nel nostro cammino, così a passo deciso, "Urlando contro il cielo"...

venerdì 16 marzo 2007

NASCITA DI UN BLOG

...E tra le note di De Gregori prende vita questo blog...nato per scherzo, per esercitazione nell'ora di editoria multimediale...
Non esistono intenti, non vi sono linee guida... seguo solo i labili fili di questo mio pensiero sempre in divenire...lo sguardo curioso è l'artefice dello stesso pensare...perchè non mi stanco di guardare e di inventare, di ordinare e disordinare questa mia vita che più è imprevedibile più mi piace viverla...Un "Pensiero Ambulante" per l'appunto, che riesce a superare anche me stessa e la mia impossibilità fisica di non essere altrove...
Ho bisogno di regole per poter giocare, tuttavia mai potrà conoscersi l'esito del gioco...la fantasia disattende ogni aspettativa...