giovedì 23 aprile 2009

lunedì 20 aprile 2009

1-

Sentiva l'amaro della medicina sciogliersi, mentre il suo carnefice le infilava l'ago nel collo, con un sorriso spietato. Lei aspettava la risposta del proprio corpo, come un animale al mattatoio, quando giunge la propria ora, inconsapevole forse della tempestiva morte, ma capace di sentirla sulla propria pelle, secondo un presagio, un istinto tutto naturale. La bestia si inferociva; si dimenava lei..intrappolata sotto al suo corpo troppo grande che la premeva contro il muro. Sentiva puzza di piscio,di morte, di lui, nonostante il colpo ricevuto sulla testa, quel suo primo svenimento. L'iniezione le aveva ridato sensibilità che, nuovamente, cominciava a perdere e intorno tutto si sfumava, diventava flebile..solo vermi..ai suoi piedi, sul suo corpo, nella sua testa..null'altro. Era sparito tutto intorno... Si sentiva rigida e ferma, come un tronco di un albero ora...
Non ricordava più chi fosse, l'incoscienza era un susseguirsi di strani incubi, in cui lei era e non era...
Volevo avvisare che il fight club di Dave ha ricominciato a funzionare..wow...Bentornato Dave!!!

domenica 19 aprile 2009

O CAUREL (Galicia)


Clara, Simon y el perro blanco...

venerdì 17 aprile 2009

ULTIMO DIA DE TRABALHO

Le azioni si svolgono consuete. Suona la sveglia e mi tiro giù dal letto, in una sequenza più rallentata delle altre questa mattina...Mi lavo, piccola colazione e giù per rua Filipe Nery, largo do Rato e svolta a sinistra in Rua de Salitre. Cinque minuti e sono all'Istituto Italiano di Cultura, con il mio solito ritardo di mezz'ora. Riccardo come al solito non è ancora arrivato, fa sempre più tardi. Prendo i giornali, salgo in biblioteca, li timbro e li espongo. Il Corriere della Sera è puntuale, la Repubblica arriva sempre in ritardo di un giorno.
Accendo i computer, controllo la mia posta e scendo da Fabrizio per chiedergli novità, o articoli da scrivere, o rassegna stampa da recuperare...
È nuvoloso oggi il cielo, piove, come fa da più di una settimana ormai. È la solita ripetizione del mandala, il cerchio, e io che cammino intorno: sono arrivata con la pioggia qui a Lisbona, vado via con la pioggia. L'intermezzo è di sole, ma già appare lontano, come vita vissuta, cicatrizzata addosso, ma già dimenticata, come quei tatuaggi che si dimentica di avere perché passano sempre sotto gli occhi. Lisbona già non è più mia, ripenso al ritorno, a quello che ho lasciato lì, e che probabilmente non riprenderò, ai miei impegni di sempre...
O forse Lisbona è più mia di quanto possa pensare..Il flashback torna alla fine, quando comprendi di non possedere più quella realtà e le immagini si fanno più fitte. Il mio cuore stamattina canta FADO...

giovedì 16 aprile 2009

In bilico
tra realtà
che non mi appartengono del tutto...

X e Y avevano paura della fine, del tempo vorace...e invece famelici lo hanno distrutto del tutto il tempo, perdendo pochi momenti, di cui si poteva godere...
E poi chissà il futuro che nome avrebbe avuto...E invece quel fuuturo non avrà un nome, strappato prima da ansie e paure..
X e Y non si incontreranno...

Passa una Z, chissà se incontrerà X, o forse no..sarà Y...
E sentirà storie...
Simili..

I dolori seppur diversi, infondo, sono tutti uguali...Lo svolgersi costante della fragilità umana..e il dover continuare a vivere cercando di avvolgere nastri, a volte troppo vecchi...

"Di questo si vive
e di tant'altro ancora
che inseguiamo come i cani
respirando dal naso
per finire invece
ancora sorridenti, ancora abbaianti
di un dolore a caso. " (Ivano Fossati-Discanto)

giovedì 9 aprile 2009

DOMANI, VENERDÌ SANTO...

Oggi è lutto nazionale in Italia..Posso immaginare l'aria pesante e triste che si respira, e in questo momento mi spiace essere lontana dalla mia terra...

Io domani andrò in Galizia, a vedere Maria, mi hermana che non vedo da due anni..Sarà bello il re-incontro, e la notte di Pasqua sarò a Santiago a riabbracciare Raquel, mi hermana tambien! Sono quelle persone che si incontrano per strada e sai che puoi non rivederle per tanto tempo, ma ti entrano dentro e le designi come tua famiglia nel mondo...Sono felice..

Tuttavia non posso esimermi dal pensare ai funerali che domani si terranno all'Aquila, a mio fratello che sarà lì in nome della Guardia Costiera e che farà da scorta alle bare, a tutte le persone afflitte che non hanno più parenti, a chi ha perso la vita, a chi non ha più una casa...

lunedì 6 aprile 2009

TREMAaAaAaAaAaAaAaAaAa

Ho appena appreso per voce di mio fratello del catastrofico terremoto all'Aquila. Ho visitato il sito di Repubblica.
Mi colpisce la notizia, mi tocca dentro profondamente. Pensiamo di avere una casa, un posto sicuro, pensiamo al futuro, accumuliamo..e all'improvviso niente, non una casa, non un posto, forse nemmeno la vita...Pensiamo al domani mentre la terra trema e ci toglie manie d'onnipotenza e d'eternità,ci rende polvere tra la polvere...e ci ritroviamo in fila per ricevere un pasto caldo dai soccorsi.
Mi fa pensare che dovremmo vivere bene ogni signolo giorno, godere della felicità dell'anima...amare...aiutare gli altri...

sabato 4 aprile 2009

LISBONA OGGI

Lisbona profuma di primavera..
La tua penna a seguire il tempo..
Una donna
come un cencio disfatto
si mischia ai colori della strada
e la scia di vernice
premonisce la poesia di uno scarpino nobile.
Passa la viandante con le scarpe consunte
vestita della semplicità della sua casa
mentre un bambino si coccola al sole
tra le gambe del proprio papà.
Un'altro piscia nella terra
ciondolando sul recinto di ferro del parco.
Illumina la terra questo sole
infiltrandosi sotto i maglioni
oscuri
di vite pesanti.

L'EQUILIBRIO è UN MIRACOLO.. Patrizia Laquidara