mercoledì 11 luglio 2012

NOI, EMIGRATI.

Non lo avevo mai sentito prima questo sentimento. Straniera si, ogni volta che cercavo di intrecciare tre parole alla ricerca di una frase elementare per potermi esprimere e tutto mi sembrava così incredibilmente difficile. Ora il cervello si è emancipato dalla condizione di ignoranza e di timidezza, e canali oscuri si sono aperti automaticamente dopo qualche anno.
Non estranea, ma emigrata. Ho visto la stessa sensazione anche negli occhi di Tony, l'altra sera, quando Angelo gli ha regalato Alessandra, il cd dei Pooh. L'Italia per lui si è fermata a quella musica e l'Inghilterra e la sua pioggia vengono rapidamente inghiottite dalla Sicilia dei suoi ricordi quando l'ascolta. Ritorna appena ventenne e sospira un "questo è poesia". Cosa succede di là quando noi siamo di qua? Cresciamo in un mondo a parte, fissiamo il nostro andare in terreni incerti aggrappandoci a quello che ci capita, amici di una sera diventano grandi compagni di avventura, un'emozione mista di sopravvivenza e profondità. Ma voi di là? Siete gli amici di una vita, incatenati a attimi che abbiamo cucito nell'anima, da cui attingiamo sorrisi in momenti difficili e a cui affidiamo la speranza di un abbraccio in un eventuale ritorno futuro. La famiglia non manca mai. Quella la si ha marchiata dentro e nessuna lontananza intacca la sicurezza di un sentimento istintivo e primordiale...ci sono solo i capelli sempre piu' bianchi di papa' a ricordarmi che il tempo mi ruba attimi...di là...è come essere parallelamente in due vite, ma non essere mai pienamente in un una. Il futuro è un giorno, dopo un altro e un altro ancora. Non ho pensieri per i quali il futuro vada oltre un anno, potrei spostarmi ancora, potrei continuare qui a lavorare a lungo, potrei tornare...La prospettiva di un ritorno è davvero lontana, ma questo non si dice mai, non si può ammettere, fa male all'anima e anche alla famiglia, agli amici. Prima o poi si torna. Casa è sempre casa. Ma quest'estate non posso. Lavoro. Non ho più ferie. Però Anna a settembre si sposa e lì no, non posso proprio mancare...sarà uno di quei momenti in cui guardando le mie amiche di sempre penserò che il tempo non è mai andato via...
Tony ha passato così gli ultimi venticinque anni della sua vita. Torna l'estate per qualche settimana in Italia. E quando parla mi fa ridere, traduce dall'inglese all'Italiano. Ha figli italo-inglesi e la pioggia ormi non lo disturba più, è parte del paesaggio quanto un albero che entra ogni giorno nella sua prospettiva. Ah ma quanto era bello avere il sole e il Mediterraneo caldo... E io aggiungerei tante altre cose che non mi mancano solo nella mente, ma che il corpo chiama come un'esigenza fisica alla quale si deve astenere.
Tony ha 53 anni e ancora parla di voler ritornare a vivere in Italia. Ma forse questa volta lo fa davvero...forse prende e parte verso il caldo, l'isola, gli arancini. Nel frattempo io e lui cantiamo e abbiamo i brividi..."Noi due nel mondo e nell'anima", lui inseguendo lo sguardo di qualche bella siciliana, nel pieno della giovinezza, io piccola, ad ascoltare mia madre mentre la canta...