sabato 28 aprile 2007

Non resta che il mascara sciolto,
eco di notti insonni.
E poi il vuoto, il vuoto,
come un urlo lanciato e disperso nell’etere.
Il senso di questo nulla sovrastante
O meglio il non senso di un tutto che si dissipa.
La pellicola si svolge ripetitiva
E non restano forze
Solo questo vuoto che disarma
E forse, nascosta al buio, la paura di impossibili cambiamenti
E rimpianti futuri…

Nessun commento: