Non resta che il mascara sciolto,
eco di notti insonni.
E poi il vuoto, il vuoto,
come un urlo lanciato e disperso nell’etere.
Il senso di questo nulla sovrastante
O meglio il non senso di un tutto che si dissipa.
La pellicola si svolge ripetitiva
E non restano forze
Solo questo vuoto che disarma
E forse, nascosta al buio, la paura di impossibili cambiamenti
E rimpianti futuri…
a festa dos 52...
4 mesi fa
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