C'è un senso di disfatta
che vibra nell'aria.
Dissonante stupore
spiegato
nella platea,
muta.
Uno strappo nel sipario:
vite lontane
dalla macchinosa finzione.
Fuggono gli attori
in preda ad isteria convulsa
timorosi della loro carne lacera.
Urla.
E silenzio.
Un certo Fontana
squarcia la sua ennesima tela.
Un osservatore distratto
e solitario
insinua il proprio occhio nell'incavo
e si perde nel vuoto.
a festa dos 52...
4 mesi fa
4 commenti:
...o forse è il vuoto ad insinuarsi, di riflesso, nell'occhio dell'osservatore distratto e solitario?
Cosa avrà bisogno di raccontare, di quale calore avrà bisogno?
La creazione è nulla più che mistero...
la percepisco quella vibrazione. arriva sin qua.
la poesia è bellissima
viola e giallo! mitica
mica solo a te piacciono i colori...ecco perché il tuo blog e i tuoi quadri mi piacciono... ;)
Posta un commento