Scorre fango
impiastricciato dei nostri vissuti
e acqua tintinnante
scolorisce i pensieri
echi di musicalità immaginate.
Affondo volti
in latte macchiato dal tempo
e la mia penna vacilla
in preda a convulsioni ritmiche
odori di venti lontani.
Silenzio…
Depongo la lanterna…
Ora questo corpo giace…
…Ma il sogno
nascosto
tamburella nel buio.
a festa dos 52...
4 mesi fa
1 commento:
tracce che portan con loro frammenti di te...
Lasciami ascoltarne i suoni, i ritmi, il graffiare della penna, anima inquieta, all'ombra di quella lanterna...
La domanda riecheggia: tra quali pieghe del tempo, in quale spazio, ci siamo già incontrati?
Se è vero che gli occhi sono specchio dell'anima...voglio scoprirne il colore.
E riconoscerti ancora.
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