sabato 29 settembre 2007

La vita ci sporca sempre

-Ho paura di quest'alone di superficialità che mi lascia addosso.-

Sempre siamo ciclici nel nostro vivere, e spesso ci accade di ritrovare un io nascosto chissà dove, nei meandri del tempo. Ma quell'io non sarà mai questo di io. Incedendo ci accade di mascherare pezzi, perchè il dolore non tagli in profondità, come ha già fatto.
E' quello il momento in cui si perde la purezza dello sguardo e del sentire. Ci si convince che le cose siano in un modo; si dimentica che per vedere ci possono essere molteplici prospettive. Il nostro sguardo bambino lo saprebbe, ma no, è troppo infantile, non lo vogliamo!! Lo abbiamo relegato in un angolo buio. E il nostro confrontarci con l'altro perde naturalezza. Siamo prevenuti, rendiamo solo avanzi di noi, la pellicola trasparente che ci avvolge, quel grasso che ci unge la pelle; ignoriamo tutto anche di noi stessi... Perché potrebbe causare strappi nella pelle che fanno veramente male...
Allora sì, navighiamo come attori in una scena teatrale.
Ci scambiamo sorrisi e parole di cortesia...

-Ho paura di diventare arida, dentro... Anche le parole a volte mi abbandonano-

In cerca di pensieri leggeri per non ricordare il vissuto..
...e invece dovremmo strappare, anzi squarciare il velo che ci costringe, a morsi, con le unghie, con il sudore, con il sangue.

-Ho bisogno di non perdere il mio sguardo pulito, e mi incateno in una realtà difforme.-

Teatrante mi fai ridere, teatranti ci fate ridere!

sabato 22 settembre 2007

..Sabato sera..sono in un internet poit...Che ci faccio a quest'ora?? ho appena finito una relazione che dovevo inviare al mio prof per sostenere l'esame..E poi cerco voli..Per andare ovunque...Sento l'impellenza di partire ora..Ma i prezzi dei voli sono alti..Non mi sopporto più a respirare quest'aria satura. Ho bisogno di cambiare aria, di conoscere gente nuova, di sentirmi stimolata. Ho bisogno di permettere ai miei occhi di vedere, di scoprire, di esaltarsi, di innamorarsi..E invece questa quotidianità mi assorbe tutta, e non mi dà la possibilità di andare...Andare per andare, senza meta...ancora una volta essere vento...
uff...sono irrequieta..anche questa luce a neon mi urta in questo anonimo internet point...
Esco..chissà che la vita non si decida a prendermi nuovamente a braccetto e a darmi la possibilità di evadere da qui...a volte mi sento così..con le ali ai piedi e una catena che mi tiene legata per i polsi...

mercoledì 5 settembre 2007

Questo pomeriggio mi sono destata dall’umore paranoico in cui versavo in questi giorni…Sarà la fine dell’estate, le spiagge vuote, i ricordi di un’ estate intensa, lo stress accumulato, il pensiero della morte che mi martella in testa a causa di un sogno… Ma oggi mi è rinata la rabbia, quella rabbia positiva che tanto amo, che significa voglia di vivere, sorrisi, voglia di andare e vedere… Riascolto Don Chisciotte, di Francesco Guccini..e ricordo tempi andati, belli e brutti, ma soprattutto mi riprendo per mano… Non mi interessa quello che accadrà domani, oggi posso urlare che questo cielo è semplicemente bello, che questo sole è così forte che quasi mi acceca…Quest’anno mi ha segnato particolarmente…e guardandomi indietro nasce solo questa voglia di gridare forte, di sentirmi in sintonia con l’intero universo, prendendo tutto ciò che mi capita come qualcosa di positivo che mi aiuta a crescere. Mi sto ritrovando, di nuovo, mi riempio di energia…voglio riappropriarmi della mia vitalità, ho voglia di prendere lo zaino e di metterlo sulle spalle, e sentirmi libera e forte…essere vento e scoprire, bisogna che non dimentichiamo il don Quijote che è in noi…quello spirito che sempre si desta, in grado di farci meravigliare e darci la forza di incedere verso orizzonti nuovi e conosciuti.. che tutto può apparire diverso se noi siamo diversi e guardiamo le cose da un altro punto di vista…
Ripenso alle vie di Toledo, e mi emoziono ancora… la vita scorre e in questo fluire sento che ogni cosa attorno a me è vita, e che questa è forte più di ogni cosa…e non dimentico la poesia e i sogni che mi aiutano a superare il disincanto di giorni tristi e mi aiutano ad innamorarmi sempre, di ciò che intorno mi scorre… Per il resto ”Tutto è vanità”…

-…Sancho ascoltami ti prego, sono stato anch’io un realista, ma ormai oggi me ne frego e, anche se ho una buona vista, l’apparenza delle cose come vedi non m’inganna, preferisco le sorprese di quest’anima tiranna che trasforma coi suoi trucchi la realtà che hai lì davanti ma ti apre nuovi occhi e ti accende i sentimenti… Prima d’oggi mi annoiavo e volevo anche morire, ora sono un uomo nuovo che non teme di soffrire…-

lunedì 3 settembre 2007

CHICCO E' RISORTO!!!



I gatti hanno sette vite, si dice...In inghilterra addirittura nove...Bene! Per quanto pensassi fosse solo un detto, alla fine mi sono dovuta ricredere...
Vi racconto l'episodio, che sfocia nel tragico ma che ha la sua alta punta d'ironia anche...
...Notte... eravamo nella nostra casa in campagna..a casa mia c'era ancora gente..si parlava sotto la pineta...D'un tratto un colpo brusco, mio padre esce dal cancello a vedere cosa succede...la macchina fa retro marcia...Sento mia madre piangere forte...con i singhiozzi.. Vedo mio padre con qualcosa in braccio...Poi le parole di mia madre: -Ale...Chicco è morto...- E di nuovo singhiozzi a non finire...Mi sono seriamente spaventata per la salute di mia madre che quasi non riusciva a respirare per il dispiacere... -L'ho cresciuto come fosse un bambino, Chicco mio!!!-
Sono andata verso mio padre chiedendogli se effettivamente il gatto fosse morto; mi ha detto che aveva la testa rotta...
Ho cercato di stare vicina a mia madre.. Potevo comprendere il motivo della sua immensa tristezza, ma non riuscivo a giustificarlo...Cazzo!!! In questa vita bisogna essere forti, altrimenti come si va avanti??? e se fosse successo qualcosa a delle persone???
La notte non siamo riusciti a dormire..Mia madre che si alzava in continuazione...Guardava la culletta di Chicco e continuava a piangere, io che stavo male per la sua reazione e perchè, ad un certo punto, mi sono sentita io la mamma di mia madre, a doverla proteggere e a cercare di farla ragionare...Poi anch'io ero molto dispiaciuta per Chicco che mi faceva gli agguati di notte, mentre dormivo, o se ne veniva a dormire sul mio letto accanto a me...
-Mamma vieni, parliamo... Ti rendi conto che era un gatto?? E che per tutto l'amore e le parole che potevi donargli lui non avrebbe mai ricambiato giustamente? E che per natura e per il suo istinto prima o poi sarebbe sparito??? e' un maschio...E' proprio della loro natura ad un certo punto allontanarsi da casa..Ti rendi conto che ora stai male, non tanto per la sua morte, quanto perchè ti mancherà la tua sensazione di appagamento dovuta al donare amore ad una creatura per te indifesa, su cui riversavi le tue attenzioni solo per non sentire i sensi di colpa che ti assillano da una vita??? Mamma..svegliati..non puoi reagire così...-
E così era ritornata al suo letto un po' più tranquilla, dopo essersi sfogata, e dopo aver preso contatto con la realtà...
Sei di mattina: sento rumore..Apro gli occhi: vedo un gatto sulla mia scrivania... O Dio... Chi sarà questo gatto???
-Mamma c'è un gatto nella mia stanza!!!-. Mi alzo e il gatto schizza fuori, scende le scale va nel salone, salta sulla finestra ed esce fuori sulla veranda... Penso a Chicco: è lui solitamente a fare così..Non mi sembra vero..In quei momenti vivo attimi assurdi chiedendomi se tutto ciò che ho vissuto nella notte sia stato un sogno, chiedendomi se si tratti di Chicco, se sia possibile che sia risorto...
Esco fuori anch'io..Mia madre e mio fratello mi seguono. Mia madre : -Ale vedi se ha gli occhi azzurri, se è Chicco..- Cavolo..sono miope, da lontano non ci vedo bene...Mi avvicino, sento il suo miagolio sommesso...lo riconosco:- E' Chicco, Chicco non è morto...o è risorto??? Chicco ha sette vite, o nove..cavolo che confusione...-
Io e mio fratello corriamo dietro casa, scalzi tra la terra..Vogliamo vedere che fine abbia fatto il gatto..e perchè abbiamo creduto che fosse Chicco...
Un gatto morto c'era per davvero... o meglio si trattava di una gatta, dello stesso colore di Chicco:bianca.. Alla luce ne potevamo scorgere le differenze, cosa che durante la notte non era stato possibile... Ci siamo dispiaciuti per la gattina... Tuttavia una piccola cosa ci consola: ha avuto degna sepotura, e mia madre le ha anche accarezzato il corpo in punto di morte sentendolo ormai privo di vita, ma ancora caldo... ovviamente credendo che fosse Chicco....che invece era in giro chissà dove...