venerdì 27 febbraio 2009

Sono Crisi Economica

Una gionata tranquilla, come tante. Suonano alla porta: c'è sempre qualche scocciatore all'ora del thé...in realtà bevo un caffè e mangio un pezzo di cheescake.. è l'ora migliore in cui ti concedi a piccoli capricci, ti vizi un po' con del dolce perchè credi che faccia bene al tuo cervello e al tuo umore, beh quando manca qualcuno che ti coccoli è così...

Si un attimo, arrivo!!

Chi è?

Piacere sono Crisi!

Crisi?? Crisi chi?? Scusami ma proprio non mi ricordo di te, frequenti l'università? Come fai di cognome??

Economica!

Crisi Economica...mmhhh..lasciami pensare..ah si..Ti conoscevo di nome..Aspetta, ora che mi ricordo ti ho odiata, scusami, non ti conosco personalmente, ma l'ultimo esame all'università, quello di giornalismo economico, è stato proprio difficile...dovevo parlare proprio di te...ed ora eccoti qui..sei venuta con un po' di ritardo a bussare alla porta...Insomma che vuoi??

Niente, così..Sapevo che eri sola e volevo farti un po' di compagnia...

Scusami, non è per screditarti, non ti conosco personalmente, ma sai..avevo da fare, o meglio, mi concedevo un po' di attenzioni..tutte per me, e poi dai..sei un po' troppo giovane per stare con me, e...la verità...parlano un po' male di te!!!

Mhh..devi conoscermi per parlare a riguardo, ma che hai la mente chiusa?? Parli per pre-concetti???

No, no...Crisi, scusami!! Certo so come sei arrivata fin qui..Ti dicevo...L'ho studiato...é colpa delle banche americane...come al solito... l'America negli ultimi anni ha un po' rotto i coglioni, sempre in mezzo, ma ora che c'è Obama... dicevo...le banche hanno concesso troppi prestiti al di là delle loro reali capacità, al di là di ogni riserva di liquidità disponibile... Molti signori non sono riusciti a restituire quel denaro...e così..più o meno...ti sei messa in mezzo tu...lo Stato ha cercato di aiutare le Banche se no era un casino...e tutte le azioni investite su titoli “fasulli” sono cominciate a crollare, così come tutte le altre economie che si appoggiavano a quella americana..e via dicendo...l'Asia e anche l'Europa...

Certo..non sei precisa non ti sarà piaciuto tanto l'esame di giornalismo economico...comunque questo è quello che si vocifera di me..il resto credo lo debba conoscere tu..

Ma perché..è necessario???

Beh...Sono capitata davanti alla tua porta, era così..appariscente, bella, non potevo non fermarmi..come dire...è capitato...

Dannata porta rossa!!! e io che mi ostino con il rosso, lo adoro, è il mio colore preferito, calze rosse, maglia rossa, pantaloncini rossi e verdi..ieri ero vestita così...ma a volte alterno con il giallo..uff..devo cambiare...dannato rosso...

Ok Crisi allora???

Allora entro...mi offri un caffè???

Va bho..entra...

Squilla il telefono...uff, oggi non c'è un attimo di pace!

Pronto?

Ehi Ale come stai? Tutto bene lì a Lisbona?

Si si, finalmente sto facendo un po' di amicizie...mi rilassavo un po' ora, ero con un'amica...

Ah, fai bene, goditi la vita, ma, non spendere troppi soldi, che c'è crisi!

Crisi?? è un'omonima? Non può essere..si trova a casa mia in questo momento...

Papà tra qualche giorno lo mandano in cassintegrazione!

Come??? Scusa, non doveva andarsene in prepensionamento per l'amianto?

Ancora non gli arriva quella lettera,e intanto gli hanno detto che per un po' se ne starà in casa...

Che significa??? Gli ridurranno di molto lo stipendio...

Ale, goditi la vita, stai tranquilla, solo non spendere troppo..Dai su..stai per laurearti, presto troverai lavoro...

Va boh, ma'...ci sentiamo domani..un bacio...

Mi siedo e affondo i miei occhi sulle briciole rimaste del passato momento felice..

Crisi mi osserva... Che hai?

Niente...Sono un po' giù..è che mio padre lo mettono in cassintegrazione, e io mi sento un po' male a stare qui, senza un lavoro, a spese sue...Mi dovrei laureare ad aprile, ma mi sa che mi salta la sessione anche questa volta e quindi mi tocca anche pagare le tasse del primo fuori corso...Mia madre crede che troverò lavoro così...Ahimè...Mi sa che è dura, per quello che voglio fare io..

Che vorresti fare?

La giornalista! Mi piacerebbe fare la reporter.. Solo che è una carriera un po' lunga..Scrivo per un giornale on-line che mi verserà i contributi, ma che non mi da un centesimo...Tra due anni sarò pubblicista però...Poi devo fare l'esame di stato per diventare giornalista... Nel frattempo vorrei trovare qualcosa da fare...Ho bisogno di soldi, non mi piace pesare sui miei..ora meno che mai...Mi sa che dovrò trovare un bar dove lavorare, almeno nel frattempo...l'ho già fatto in passato..ti danno una miseria, ma meglio che niente...non so...mi sento un attimo spaesata...

Dai, non ci pensare ora, ti faccio un po' di compagnia, magari va meglio..

Magari..Ma non è che porti tu un po' di sfiga???

mercoledì 25 febbraio 2009

Gelosa della mia scrittura...

Ebbene, da quando sono qui a Lisbona non faccio altro che scrivere comunicati stampa che poi vengono inviati alle agenzie di stampa italiane e a quelle portoghesi...Leggere il mio articolo, se da un lato mi lusinga, dall'altro mi provoca gelosia..Non so mi sento espropriata della mia scrittura (e della mia anima) senza nemmeno una piccola firmina che attesti che l'ho scritto io...È normale?? o sono troppo egocentrica??

martedì 24 febbraio 2009

ARTICOLO 1 DELLA COSTITUZIONE

In questi tempi duri andiamo a rispulciare la Costituzione...Ogni giorno scriverò qualche articolo della Costituzione...

ARTICOLO 1

L'ITALIA È UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA, FONDATA SUL LAVORO.
LA SOVRANITÀ APPARTIENE AL POPOLO, CHE LA ESERCITA NELLE FORME E NEI LIMITI DELLA COSTITUZIONE.

venerdì 20 febbraio 2009

La felicità

Comincio a pensare che la felicità sia dentro di noi, non fuori. Dentro abbiamo tutti gli strumenti per essere felici: siamo microcosmi che si incontrano con altri microcosmi. La felicità è una comunione tra microcosmi. è la ricerca di un equilibrio interiore che viene con il silenzio, la meditazione, la solitudine. è qualcosa che si costruisce con l'allenamento, e l'equilibrio raggiunto non è qualcosa di statico, ma di dinamico: è la capacità della nostra mente di essere elastica, di sapersi adattare alle situazioni, di riuscire a trovare un senso utile alla costruzione del proprio sè..quello che ci è intorno, chi ci è attorno è un surplus che serve ad alimentare in positivo o in negativo tutto ciò che abbiamo già..l'amore, ad esempio, ci riempie perchè ci da un nuovo senso, una nuova ottica per guardare il mondo, ci fa sentire utili...tutto passa attraverso la sensazione di noi...se raggiungiamo quell'equilibrio dinamico, sarà più facile amplificare le sensazioni belle e dominare le negative, cercando di non far precipitare il proprio umore conseguentemente agli eventi esterni..Non si può trovare la felicità all'esterno..come dicono gli economisti "i desideri sono infiniti" e noi non faremmo altro che proseguire nella cieca insoddisfazione, illudendoci di avere e seminando solo polvere...

giovedì 19 febbraio 2009

O rio Tejo



Si addormenta il Tejo
cullato nel suo ritmico canto
proiettato all'infinito
dove il sole si lascia affogare.

E passano traghetti colmi
di sogni a venire
i gabbiani ingoiano nostalgie
di addi sospesi.

Si acquieta l'animo
in un inno di primordiale memoria
acqua e vento
il resto è silenzio.

A MASSIMO TROISI


il 19 febbraio sarebbe stato il suo compleanno...
domani andrò a prendere dall'aeroporto di Lisbona Anna Pavignano, sceneggiatrice e sua amica... A lui allora va la mia dedica, con le parole del grande Benigni...

mercoledì 18 febbraio 2009

SOLA CON IL MIO RIFLESSO...


"Sono prigioniero con la porta aperta", è una frase che mi ritorna in testa, non ricordo nemmeno di chi sia, letta su su un libro di psichiatria quando ero più piccola..Torno a sfogarmi su un blog, illudendomi di avere "amici" che mi ascoltino. Mi sento tanto sola in questa stupenda capitale portoghese...Il tirocinio all'Istituto Italiano di Cultura mi riempie l'intera gornata, e quando esco alle 18 ho due scelte: quella di tornare a casa a riposarmi un po' o quella di starmene un po' in giro (generalmente è quella che preferisco). Ultimamente ho anche il pensiero della tesi in testa, che mi fa deviare per casa, ma una volta arrivata a casa non riesco a studiare...Ho bisogno di luoghi diversi dai miei soliti contesti per riuscire a concentrarmi...Sento che non sto vivendo Lisbona come dovrei e questo mi fa stare male. Arrivata la sera, non so con chi uscire, e spesso rimango in casa, gettata su questo computer che comincio ad odiare (ho già eliminto facebook, che sia il totale annullamento da internet l'alternativa a vivermi ciò che ho attorno?)...Non so se sia il caso di uscire da sola la sera..Ebbene, non riesco a farmi degli amici..I portoghesi sono riservati, a lavoro sono la più piccola, tutti hanno la propria vita, la propria famiglia...A casa vivo con due donne di S.Tomè (di 52 e30 anni), simpaticissime entrambe, ma troppo stanche la sera per starsene in giro e, ahimè, sono in cattivi rapporti tra loro così ognuna rimane nella propria stanza. Abito inoltre con due ragazzi portoghesi di 21 e 24 anni, ma per quanto mi sforzi di parlare con loro e fare amicizia, arrivata la sera o non ci sono o rimangono anche loro in camera. A volte mi sento così tanto sola. I primi giorni combattevo contro questo stato d'animo, giravo alla costante ricerca di amici, adesso sembra quasi che io mi stia arrendendo e il che mi innervosisce..Non che voglia uscire sempre o fare chissà che, ma mi manca un'amica con cui parlare, con cui condividere pensieri. A volte mi sento davvero impazzire. Penso che mi farà bene quest'esperienza: scavo dentro me, in questo silenzio che mi fa conoscere di più, ma a volte mi guardo allo specchio e mi vedo più invecchiata: che non abbia più la forza di un tempo?
è dura, è dura..Ho bisogno di un po' di spirito di avventura che mi rianimi...

martedì 17 febbraio 2009

FERNANDO PESSOA



Não sou nada
Nunca serei nada
Não posso querer ser nada
À parte isso, tenho em mim
todos os sonhos do mundo.

Non sono niente
Mai sarò niente
Non posso voler essere niente
A parte questo, ho dentro me
tutti i sogni del mondo.

domenica 15 febbraio 2009

venerdì 13 febbraio 2009

PEDRA FILOSOFAL de ANTÓNIO GEDEÃO



Pedra Filosofal

Eles não sabem que o sonho
é uma constante da vida
tão concreta e definida
como outra coisa qualquer,
como esta pedra cinzenta
em que me sento e descanso,
como este ribeiro manso
em serenos sobressaltos,
como estes pinheiros altos
que em verde e oiro se agitam,
como estas aves que gritam
em bebedeiras de azul.

eles não sabem que o sonho
é vinho, é espuma, é fermento,
bichinho álacre e sedento,
de focinho pontiagudo,
que fossa através de tudo
num perpétuo movimento.

Eles não sabem que o sonho
é tela, é cor, é pincel,
base, fuste, capitel,
arco em ogiva, vitral,
pináculo de catedral,
contraponto, sinfonia,
máscara grega, magia,
que é retorta de alquimista,
mapa do mundo distante,
rosa-dos-ventos, Infante,
caravela quinhentista,
que é cabo da Boa Esperança,
ouro, canela, marfim,
florete de espadachim,
bastidor, passo de dança,
Colombina e Arlequim,
passarola voadora,
pára-raios, locomotiva,
barco de proa festiva,
alto-forno, geradora,
cisão do átomo, radar,
ultra-som, televisão,
desembarque em foguetão
na superfície lunar.

Eles não sabem, nem sonham,
que o sonho comanda a vida,
que sempre que um homem sonha
o mundo pula e avança
como bola colorida
entre as mãos de uma criança.

NO FACEBOOK, NO MORE!

Dopo aver annunciato ai miei contatti che mi sarei autoeliminata da facebook, sono passati alcuni giorni e ieri finalmente ho premuto il pulsantino della disattivazione. Non è stato per niente facile, ho provato metaforicamente la sensazione di una specie di morte: ho immaginato i miei amici (reali e virtuali) lì, che continuavano la loro vita parallela in quel mondo, le foto che potrei vedere e che non vedrò, i commenti, e quanto altro mi ha reso schiava per mesi di "faccialibro". Ho cominciato prima con l'eliminare tutti i miei album, poi a staggare le foto in cui ero presente. Metaforicamente è davvero come proiettarsi nell'immagine del non esserci più, immaginare che sei solo una delle tante persone che non ci saranno, che gli altri continueranno senza te..Non so..è stata un'esperienza catartica, che è servita soprattutto ad "abbassare" il mio livello di egocentrismo...
Il lato negativo della questione è che ci si può reiscrivere, con un semplice click. Il nostro contatto continua a esistere in quegli enormi database, quindi oltre che a dover fare i conti con la propria psiche (facebook crea dipendenza!), bisognerebbe considerare che lasciamo tracce...
Vari sono stati i motivi che mi hanno indotto a sparire dalla comunità facebook, prima di tutti il vizio al pettegolezzo, e senza ombra di dubbio la confusione del privato con il pubblico. La cosa, estremizzata, potrebbe portare alla violazione delle scelte e dei diritti altrui...
Inoltre ci vengono offerti SURROGATI di AMICIZIE. Ci illudiamo di conoscere il mondo, di poter "dialogare" con tutti, ma l'esaltazione dura solo nei primi istanti, poi ci si rende conto di quanto si rimanga in superficie, io lascio un commentino sul tuo stato o su una tua foto e questo basta a farci rimanere amici... Sono stanca dei placebo. Mi trovo in un Paese che non è il mio e, ovviamente, mi sento sola. Non conosco molta gente e alle volte è davvero difficile fare amicizie. Sono stanca di considerarmi in un mondo che in realtà non esiste. Vivo qui, ho bisogno di incontri reali, di parlare con le persone, di scendere in profondità, di sguardi sinceri, di abbracci, di calore. Ho voglia di poter incrociare il cammino di un passante e di fargli notare che bel sole c'é, che aria magnifica si respira in questi giorni a Lisbona. I miei amici, quelli veri,sanno come rintracciarmi, anche senza facebook..e poi perché no? esiste la posta..Che bella l'emozione di ricevere una lettera, l'attesa, qualche parole intrise di inchiostro che puoi avere tra le mani e che ti riempiono la giornata, e pensare che, dall'altra parte, c'è reale intenzionalità a comunicare: comprare la busta, il francobollo, scrivere..tutti "passi" che rallentano l'immediatezza della comunicazione ma la rendono più vera.
Forse ho bisogno di autenticità di sentimenti,ora. Credo sia importante ritornare indietro, essere natura tra la natura, amare semplicemnte gardandosi negli occhi...
Ultima considerazione (ma non nell'ordine di importanza) è che davvero siamo sempre più prigionieri di sistemi informatici che ci catalogano, ci inseriscono in database, seguono i nostri gusti, le nostre preferenze. Il tutto potrebbe essere utile per confezionare pacchetti commerciali sempre più mirati, ma anche a controllarci nel vero senso delle parola. Provate a immaginare un sistema dittatoriale che può accedere ai database di facebook: sarebbe la fine della nostra autonomia anche nell'intimo... Ora ci abituiamo a essere in questi grandi raccoglitori di dati, più tardi ci abitueremo a dover lasciare le nostre impronte digitali. Ebbene: mi oppongo!

martedì 10 febbraio 2009

MATERNIDADE


Di Fernando Botero

L'ho trovata per caso, passeggiando. Si trova sopra Parque Eduardo VII.

O fado nasceu um dia



La sento la voce di questo marinaio triste, che canta e pensa al bel paesaggio che ha di fronte, aria intorno e mare..è in viaggio, e ripensa alla madre, che ha salutato...
Comincio ad abituarmi alla solitudine, mi piace sentirmi anonima, confondermi sotto il ticchettare della pioggia, seguire le vie di Pessoa e dell'inquietudine, perdermi nelle mille discese e salite, tra le viuzze delineate dalle case colorate, con il tetto spiovente...per poi giungere improvvisamente in un mirador...Ah Lisbona, la città dei sette colli,del Tejo chescorre irrequieto, della saudade, di questo meraviglioso canto...

martedì 3 febbraio 2009

C'è Tempo di Ivano Fossati

FINALMENTE LA PACE PER ELUANA ENGLARO

Manca poco ormai perché a Eluana vengano staccate le spine degli alimentatori artificiali. Leggo cose sconcertanti, gli italiani gridano "Omicidio", "Pena di morte", digiunano perché la vita di Eluana continui...Calpestano il dolore della sua famiglia, il diritto di una vita che non è più vita. Tutti parlano, attori miseri di una vicenda che non è la loro. Ma a che vita inneggiano?? Se mai si risvegliasse cosa sarebbe di questa povera anima costretta in un corpo incosciente con una corteccia cerebrale che non funziona più? E il vuoto lasciato da anni di non vita? E una vita ancora a vivere in uno stato vegetativo, in un ospedale, con le cure continue della famiglia? e che ne è della vita dei suoi cari, che per troppo tempo ormai portano addosso la pena di una vita infranta, a contatto diretto e prolungato con una morte che ha portato via la loro bambina tanti anni fa?
Perché non tacere invece, in un momento tanto delicato, rispettando una morte lieve e indolore, che tanto ha atteso di giungere?
Che sia pace per Eluana e la sua famiglia... Questa è la mia preghiera.

domenica 1 febbraio 2009


Elemosina
la vecchia signora dell'angolo
occhi di nuvole
amore in polvere.

Caduco è il tempo
le castagne sulla brace
un sorso d'amaro
e un inverno da disfare.

Macchia lo scrivano
immortalità ignote
che il freddo alimenta
in un focolare di sopravvivenza.

Ha lunghe ali
lo sguardo sconosciuto
e il corpo monco
il sentimento senza memoria.