sabato 17 novembre 2007

Qunate chiami "amore"
sconvolto
tra letti sfatti
gridando orgasmi
di solitudini spezzate?
E da lontano appare
un filo di pensiero mio
che ti lega a quest'odore di carne
che scava
in ricordi di rosse passioni.
Straccerei carte
di pelli ancorate
avvinghiate in un amaro silenzio
di notti troppo fredde...
Terra imbrunita
da un tramonto al limite
graffia il mio viso
e il mio sguardo si perde
in una sera anonima
di assenze sentite
come cicatrici indelebili.

giovedì 15 novembre 2007

A Bruno Tarantini di Squinzano

Bruno...
quando si dice che le coincidenze non esistono...
Un po' di giorni fa ho chiesto a Fede di saldarmi il braccialetto d'argento che un giorno mi hai regalato...
Ho saputo della tua decisione di morire..
Ti avevo visto qualche giorno prima in giro per Lecce..e ho pensato che ci sarebbero state altre occasioni di incontrarci..in quel momento non mi andava di fermarti..mi metti in imbarazzo generalmente..Guardi il mio seno e ridi..e poi mi chiedi di uscire...
Non mi andava quella sera di fermarti..Avrei potuto farlo, mio amico incompreso e creduto pazzo..

Bruno chi?? Il pazzo di Squinzano?? Si è messo nudo sulle rotaie e si è fatto tranciare la testa dal treno in arrivo...

Mi fa sorridere il ricordo del primo giorno che ti ho conosciuto, in una sera come tante altre in cui camminavo per le vie di Lecce in cerca di qualcosa da vedere, in cerca di qualcuno con cui scambiare due chiacchiere...ci avevano presentati ma non ci eravamo mai parlati..Mi fermai quella sera con te...Mi dicesti che sicuramente in un'altra vita dovevo essere stata tua madre, che ero molto bella e che la realtà delle cose era che noi non vivevamo sulla terra ma su di un altro pianeta, forse su Marte...Mi facesti un disegno del nostro pianeta che io decisi di appendere in camera...
Vendevi incensi, e ti facevi credere pazzo..sapevo che il mondo ti annoiava per la sua falsità e ipocrisia...
Avevi bisogno di soldi, ti eri stancato di girare in motorino..quel motorino da artista coloratissimo...
Avevamo parlato tante volte del tuo stato, del fatto che non trovavi soluzioni...
Mi piaceva assecondarti quando ti andava di fare il pazzo e ci trovavamo a parlare insieme di storie incredibilmente simpatiche..un modo per fuggire il nostro, da questa realtà assordante...Credo di esserti stata simpatica per questo..sapevi che con me potevi anche non fingere la tua pazzia...e ho ascoltato anche il tuo sconforto...
Ultimamente non ti vedevo più in giro..
Poi io con il tempo ho scoperto che la follia da me tanto amata a volte può portarti a stare tanto male, cela una profondità che scava dentro, in maniera talvolta devastante...
Così quella sera ti ho intravisto..
E non mi sono fermata...

Un grido di protesta il tuo, contro tutti e tutto, contro il mondo da cui non ti sei sentito accettato e che ti ha fatto stare male... Nudo... Per gridare... Hai chiuso tutto con una scena scabrosa e gurdando quel treno forse sorridevi pensando alla faccia di tutti nel vedere quello che succedeva.. Ha cercato di frenare il treno in corsa...Ma tu ci sei finito sotto lo stesso...

Alla fine eri anche riuscito a comprare quella macchina che tanto volevi, ma dei deficienti te la avevano distrutta..Beh che credevi che sarebbe stato facile vivere facendoti credere pazzo???

Grido con te Bruno ora: vaffanculo a tutti!!!!!!!!!!!!!!

Ho ritrovato anche i tuoi incensi al muschio bianco nella mia stanza...

Perdonami per quel nostro ultimo incontro mancato...