venerdì 26 marzo 2010

BRITISH DIARY

22 MARZO, CITY OF WESTMINISTER, LONDON.
Faccio la colazione in vetrina oggi. Quinto giorno e mi sono concessa una visita totalmente turistica alla città. TRAFALGAR SQUARE, direzione WESTMINISTER. Dopo aver visto il Big Ben ho notato la grande ruota panoramica al lato del Tamigi. Londra mi piace, stimola i miei neuroni, mi fa venire tante idee, la voglia di scrivere di tutto. I miei sogni sono fervidi in questa città, la mia immaginazione accentuata. Divertente stare dietro il vetro della finestra del bar. La gente guarda dentro incuriosita, ma quando incroci il suo sguardo devia come imbarazzata.. Oggi ho comprato una rivista londinese del 1970 per una sterlina, ho voglia di scoprire, di sapere cosa c'è nel tessuto della città, nel'animo della gente. Voglio assaggiare Londra poco a poco. Sono passati 4 giorni e comincio ad ambientarmi nonostante le distanze. Londra è un agglomerato di paesi. Io vivo ad Islinghton, zona 2, non troppo distante dal centro (con i mezzi ovviamente). Pensare di passare da un quartiere all'altro di Londra a piedi è difficile, con la bicicletta non dovrebbe essere impossibile, non fosse per l'incognita del tempo vulnerabile e per il controverso senso di marcia. Ieri ho assistito a una jam session in un Irish pub. Non c'era il solito palco con chitarra, batteria, basso e microfoni. C'erano circa dieci musicisti con strumenti a corda (chitarra, violino..) e a fiato (flauti, zampogne..), tutti attorno a un tavolo a suonare e a sorseggiare la birra. Il risultato è stato una stupenda sonorità irlandese. La sera precedente, invece, mi sono trovata in un jazz club. Si sono esibite due sassofoniste iper sensuali accompagnate da musicisti incredibili (tra questi il chitarrista dei Simply Red e il batterista degli Incognito). I quartieri londinesi sono tanto diversi l'uno dall'altro, eppure una cosa che li accomuna sono le finestrelle delle case dagli infissi banchi. Architettonicamente la città è meravigliosa, stravagante ed eccentrica in alcuni punti. Due giorni fa, dop essere scesa a Leicester Square, girovagando senza guardare le mappe, mi sono trovata in una serie di negozi cinesi, i ristoranti iper colorati: ero a CHINATOWN. Mi sono sentita come una bambina contenta.
Ieri pomeriggio invece io e Serena (la mia coinquilina) abbiamo optato per una passeggiata poco turistica e da lì siamo giunte al luogo vintage per eccellenza: CAMDEN. Il mercato domenicale di Camden è spettacolare, al suo interno sapori e profumi di tantissime etnie che propinano cibo take away per 3 sterlie. Da lì un negozietto dopo l'altro e un'esplosione di colori, e per le vie si incontrano punk con le creste biondo-platino o rosse super-gelatinate che chiedono 2 sterline a chiunque li voglia immortalare. Oggi sono in giro sola. Ricomincio a sentire dentro me la rinascita del viaggio, l'assetata curiosità che si risveglia e la bellissima e controversa sensazione di essere anonimi e dover costruire tutto cominciando da zero. Mi sento bene. Londra mi fa sentire viva.

martedì 16 marzo 2010

ALLE PERSONE CHE AMO

Questa dedica va alle persone che amo, a chi mi è vicino e non mi abbandona, a chi per tanto, o anche per un attimo, mi ha fatto vibrare il cuore...




Possa Dio benedirti e proteggerti sempre
Possano tutti i tuoi desideri diventare realtà
Possa tu sempre fare qualcosa per gli altri
E lasciare che gli altri facciano qualcosa per te
Possa tu costruire una scala verso le stelle
E salirne ogni gradino
Possa tu restare per sempre giovane
Per sempre giovane per sempre giovane
Possa tu restare per sempre giovane

Possa tu crescere per essere giusto
Possa tu crescere per essere sincero
Possa tu conoscere sempre la verità
E vedere le luci che ti circondano
Possa tu essere sempre coraggioso
Stare eretto e forte
E possa tu restare per sempre giovane
Per sempre giovane per sempre giovane
Possa tu restare per sempre giovane

Possano le tue mani essere sempre occupate
Possa il tuo piede essere sempre svelto
Possa tu avere delle forti fondamenta
Quando i venti del cambiamento soffiano
Possa il tuo cuore essere sempre gioioso
Possa la tua canzone essere sempre cantata
Possa tu restare per sempre giovane
Per sempre giovane per sempre giovane
Possa tu restare per sempre giovane

venerdì 12 marzo 2010

AIN'T NO SUNSHINE WHEN SHE IS GONE...



è da questa mattina appena sveglia che mi gira in testa...
Chissà...
Che intensa quest' interpretazione...

giovedì 4 marzo 2010

LENTAMENTE MUORE di Pablo Neruda

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.